Imola, anche i cittadini morosi possono chiedere un alloggio popolare

È uscito il bando per la formazione della graduatoria nell’assegnazione degli alloggi Erp di Imola. Atteso da tempo — scrive Il Resto del Carlino — l’avviso pubblico recepisce le modifiche – approvate dal Consiglio comunale il 23 luglio scorso – al regolamento di accesso, mobilità e gestione delle case di edilizia residenziale pubblica. Di fatto, una in particolare: l’inserimento del concetto di morosità incolpevole. Di conseguenza, possono presentare domanda anche quei nuclei che, per motivi economici, non sono più in grado di onorare il pagamento dell’affitto o del mutuo della casa. Tra i requisiti di accesso, la cittadinanza italiana o altra condizione equiparata (tra cui stranieri con status di rifugiato o con permesso di soggiorno biennale e una regolare attività di lavoro), la residenza o attività lavorativa da almeno tre anni sul territorio regionale, la residenza o sede del lavoro nel Comune di Imola. Esistono poi dei paletti per quanto riguarda la situazione economica del nucleo richiedente. Il valore Ise non deve superare i 34.308 euro, mentre quello Isee i 17.154. Ma tutti i dettagli, relativi distinguo e moduli da compilare sono pubblicati sul sito internet del Comune oppure consultabili all’Urp Informacittadino e all’ufficio Casa di via Manfredi.

A differenza delle precedenti graduatorie, le prossime verranno aggiornate a cadenza periodica, ogni otto mesi dall’approvazione da parte del Comune dell’ultima lista definitiva pubblicata, tenendo conto delle domande presentate nel frattempo e delle relative integrazioni. È il vicesindaco Roberto Visani a dichiarare che i 12 alloggi Erp all’interno dell’immobile ‘fantasma’ di via Giovanni X «resteranno destinati, per ora, alla mobilità. Se, una volta arrivati in fondo all’apposita lista, non ci saranno manifestazioni di interesse, le unità di via Giovanni X andranno alla prima assegnazione». A parte questi appartamenti, nuovi e vuoti dal 2013, «a Imola abbiamo una decina di alloggi Erp disponibili. Nel 2016 procederemo con il piano di alienazione, in modo da avere la possibilità di mettere a norma le case popolari sfitte, con lo scopo di recuperarne una quarantina».

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